giovedì 28 febbraio 2008

Synergy

Si è concluso da pochi giorni un evento in America, una serie di conferenze, esposizioni, in breve un congresso sul polymer clay - sulle paste modellabili. Hanno partecipato sia i grandi nomi che artisti emergenti. C'erano presentazioni di nuove tecniche, di nuovi prodotti, di oggettistica, tutto incentrato sul polymer clay. Un paradiso!!

Vorrei mangiarmi le mani. Cosa avrei dato per poter dare un'occhiata anch'io! Chiaramente in qualità di mera pulce da moquette, ma davvero, ne stanno parlando tutti, e tanto! Questo bombardamento di immagini, racconti, innovazioni mi sta facendo fremere dalla voglia di saperne di più!! Mi sento molto donna (curiosa) in questi giorni.
E' come se ti facessero vedere una bellissima foto sfocata; la stessa sensazione di guardare i dolci più buoni del mondo dalla vetrina e sapere che non puoi partecipare al banchetto.

Vi segnalo intanto chi sta parlando di Synergy. Dovrei aggiornare la lista dei miei link, perchè sto seguendo nuovi blog moooolto interessanti sul mio utilissimo feedreader (un programmino che ti raggruppa tutte le novità scritte dai blog che gli hai impostato di tenere d'occhio), però seguendoli lì non ho i link a portata di mano per aggiungerli qui.
Ne hanno parlato moltissimo sia Susan di PolymerClayNotes che Cynthia di PolymerClayDaily, ma ne hanno parlato anche Donna Kato, Lisa Clarke e Ponsawan Sila. Sicuramente ci sono altri blog, ma io sono morta d'invidia già con questi. Così chi mastica un po' d'inglese si mangia le mani insieme a me, e chi non lo capisce, almeno si rifà gli occhi con le foto delle meraviglie. Quando leggete Synergy, sappiate che si sta parlando di questa mostra/congresso.

La cosa che più mi ha incuriosito tra tutte le novità presentate è una piccola rivoluzione, una variante sulla skinner blend (la tecnica per ottenere una sfumatura perfetta usando due triangoli di pasta di colore diverso). “Beyond the Blend”, seminario presentato da Dan Cormier e Tracy Holmes (sito ufficiale qui), pare che presenti un modo completamente nuovo di fare la skinner blend. Fruga fruga, ho trovato informazioni più dettagliate in un blog che non conoscevo ma che leggerò più spesso, di Janice, e proprio un'oretta fa ne ha parlato più in dettaglio anche Lisa.

Ora, io muoio dalla curiosità.
Da quel che ho capito senza che nessuno spiegasse da zero il procedimento (dato che c'è un po' di riservatezza per le tecniche imparate in un corso), pare che sia possibile ottenere sfumature molto belle utilizzando schemi particolari, oltre ai soliti due triangoli.
Come ha scritto Janice, come ho fatto a non pensarci prima?? Si basa tutto sulla matematica, cioè sulla quantità di colore che si mischia. Credo che sia in questo senso: se la normale skinner blend prevede di partire da due triangoli delle stesse dimensioni di due o più colori, il risultato avrà nel primo pezzo 90%coloreA e 10%coloreB, proseguendo 80%A e 20%B, verso il centro 60%A e 40%B, e via dicendo, quindi le quantità dei due colori che si mischiano sono inversamente proporzionali. Se ci pensate, anche le skinner blend arcobaleno sono molto semplici: la sfumatura è sempre di un colore con quello successivo.
La variante di Cormier e Holmes invece non usa delle percentuali così scontate (viene da dire scontate, perchè il risultato è molto molto colorato) perchè si parte da uno schema, non da due triangoli, per cui nel primo pezzettino, invece di mischiarsi soltanto colore A e B, c'è anche un pezzettino di C, eppure non si mischiano in un grigio indistinto come si potrebbe pensare. Non basta fare tre triangoli allungati per ottenere un effetto del genere, si mischierebbero. Ora che ho visto il post di Lisa ho capito a cosa si riferivano quando parlavano di fare una skinner con un template (schema) diverso dal solito. Guardatelo! E' come se, grazie allo schema di partenza diverso, si possano ottenere diverse tonalità e sfumature in un unico foglio di skinner blend. E' stupendo.

Non vedo l'ora di provarlo anch'io!! Se capite meglio di me fatemi sapere e vi sarò debitrice per sempre. Voglio saperne di più!!

sabato 23 febbraio 2008

Tutorial e trucchi per perline tonde e per perline ricoperte con murrine

Molto spesso ricevo visite da persone che cercano tutorial e trucchi per fare perline con le paste modellabili.
Non ho sicuramente esperienza sufficiente a scrivere una guida completa, per quello ci sono i libri. Però posso condividere il mio metodo, così potrò rendermi utile almeno per qualche persona agli inizi :)
In questo post scriverò come fare perle in fimo e altre paste, delle stesse dimensioni, senza impronte, senza ammaccature o parti piatte per colpa della cottura, non sformate da fori irregolari. Se trovate utile questo tutorial lasciatemi un commento, mi farebbe piacere! =)

Mi piacciono molto le murrine, per cui molte delle mie perle sono formate da un "cuore" di pasta ricoperto di fettine di murrine. Il cuore un tempo lo facevo con un colore che avevo in grande quantità (prima il nero, poi l'ho finito e ho usato un panetto grande di giallo); ora invece uso quasi sempre lo sculpey ultra light, così non spreco colori utilizzabili per altri progetti e inoltre le perline sono più leggere.
C'è da dire che ero abituata alla consistenza del fimo/cernit, mentre l'ultralight rimane più molliccio e bisogna ricordarsi di non premere troppo, quando si rotola la pallina tra le mani per far aderire le fettine. Però fare il foro è una passeggiata.

1)Dicevo, di solito per fare delle perline inizio ad allungare un rotolino di pasta che servirà per il "cuore". All'inizio facevo a occhio, e mi uscivano perline di dimensioni tutte diverse; è normale che capiti.
#Per fare perline delle stesse dimensioni
Stendo un rotolino di pasta, lo livello con una lastra di vetro (presa da una cornicetta 10x15) in modo che sia regolare, ovunque dello stesso diametro: così si eliminano eventuali "strizzatine" fatte per sbaglio con le dita.
Poi poggio la lama ondulata sul rotolino per avere delle tacche di riferimento (per chi non la ha, basta prendere un righello e basarsi su quello... non cambia niente. a volte faccio anche a occhio) e affetto il rotolino. Attenzione a tenere verticale la lama che affetta, se no la quantità di pasta risulta diversa.
1b)Per fare perline della stessa dimensione si può anche stendere una sfoglia grossa con la macchina per la pasta e ritagliare con una formina tante... forme, appunto, e appallottolarle: così la quantità di pasta utilizzata è identica.

2)Appallottolati i pezzetti di pasta appena tagliati, li metto da parte e affetto la murrina. Meglio non affettare prima di preparare le palline, perchè in quel caso le fettine raffreddano e induriscono (=si spezzano o sgretolano), mentre ora serve che si attacchino bene alla pallina. Questo vale anche per le palline "cuore": è bene non far passare troppo tempo tra la preparazione e la copertura con le fettine.
#Per ricoprire una perlina con murrine
Io affetto con una lama sottile (uso una lametta Gillette) tante fettine, il più sottile possibile, e soprattutto il più regolare possibile. Se una fettina esce sottile da un lato e grossa dall'altro, la poggio su una pallina e affetto via la parte più grossa, che si può usare per completare una fettina che, al contrario, ho affettato incompleta. Appoggio una fettina sulla perlina e la faccio aderire, per il momento semplicemente col dito. Poi una ad una attacco le altre. Quando ho finito questo, inizio ad appallottolare le perline. Servono mani calde ma non troppo, e a volte un po' di pressione. Bisogna cercare di tenere sempre una forma sferica: più si distorce la pallina e la si rende ovale/tubolare, più si rischia di ottenere effetti swirl (a spirale) che rovinerebbero il disegno della murrina. Per evitare questo, in genere appallottolo 4-5giri in senso orario e poi cambio in antiorario; così finora mi sono sempre trovata bene.
#Quante fettine usare per ricoprire la pallina?
Dipende dall'effetto desiderato. All'inizio, quando preparavo una murrina, ne tagliavo un pezzo e lo riducevo a una murrina più piccola: così potevo usare le microfettine per riempire quegli orribili spazi vuoti tra una fetta e l'altra. Questo però complica il disegno, si ottiene una perla molto ricca -cosa che col tempo mi ha stancato.
Ora, sempre più spesso, preferisco valorizzare il disegno della murrina lasciando che spicchi sullo sfondo della perla (in questo caso non lascio l'ultralight a nudo, ma prima di mettere le fettine ricopro ogni pallina con una sfoglia sottilissima del colore dello sfondo che voglio; e poi le fettine). In genere, per una perlina di circa 1cm di diametro applico 4 fettine. Le posiziono su tutte le palline, affettando volta per volta se non bastano.

3)Questo non so se lo facciano tutti, ma mi è stato chiesto diverse volte come faccio a non lasciare impronte nelle perline.
Da quando ho scoperto i risultati di scartavetrare/lucidare ho provato ad applicare il metodo alle perline tonde, ma è lunghissimo perchè finisco per graffiarla in modo poco regolare e rovinare la forma perfettamente sferica.
#Per non lasciare impronte nelle perline
L'unica soluzione davvero valida che ho trovato è usare i guanti in questa fase finale (non riesco a usarli per nient'altro). Io li ho comprati in farmacia; uso una misura 6, ma mi servirebbe una 5 perchè ho le dita molto sottili, non so neanche se esista. Li indosso, li tendo bene, e appallottolo, tenendo la perlina con molta delicatezza tra i palmi (dita tese in fuori), con movimenti piccoli (non ampi perchè se no diventa tubolare) in modo da mantenere la forma sferica. Si vede subito il miglioramento: la superficie si leviga, perde i segni indistinti della pelle del palmo della mano. Così, lucidare è superfluo.

4)Questo è il momento di lasciar riposare le perline. Non foratele, ora sono troppo molli. Non lasciatele sul piano di lavoro, si schiaccerà una parte; fate un ventaglietto con un foglio di carta e sistematele lì. Devono sfreddarsi per bene, minimo mezz'ora (se volete mettetele in frigo, allora basta meno tempo), pulite il piano, le mani, sistemate la murrina avanzata, ma non riponete ancora i guanti.

5) Quando le perline hanno riposato (sembra di parlare di una zuppa), prendete un ago in una mano, indossate un guanto nell'altra, con quest'ultima prendete una pallina, e iniziate a forare. Sarebbe meglio avere un'idea almeno vaga di ciò che si vuole realizzare con le perle in lavorazione, questo perchè 1)la forma da dare alla perla dipende da progetto a progetto (una quadrata spesso salta più all'occhio di una tonda, una a tubo passa in secondo piano rispetto a distanziatori particolari ecc); 2)la grandezza del foro da fare varia a seconda del filo con cui si monterà (vale soprattutto per cordino, cavetto e alcantara... per il cavetto va bene qualsiasi foro).
#Per forare le perline
Se avete un attrezzo apposito, bene, se no... Io usavo un ago da cucito. Troppo sottile, dovevo allargare il foro, finivo per schiacciare la perlina. Ora faccio il foro con l'ago da cucito, e poi ripasso con un ago per la macchina da cucire: non solo allarga il foro in maniera più gentile, ma la base, che si allarga, permette di fare un foro più morbido. Io lo avevo a casa, ma si trova in merceria a un prezzo da niente.
Moltissime persone che stanno iniziando a lavorare le paste lamentano il fatto che quando infilano l'ago, la perlina si schiaccia. Intanto, se la lasciate riposare, la pasta sarà meno molle; non ci vuole fretta. Poi, per infilare l'ago, non bisogna spingerlo dentro la perlina, bensì pungerla, ruotando l'ago tra le dita, infilzarla finchè l'ago non si fa strada. Serve un foro più largo? Usare uno stuzzicadenti, NO! Prima ago, poi ago più grosso, poi piano piano lo stuzzicadenti.

6) Cuocere. Anche qui, problema che ci si pone agli inizi è come evitare deformazioni.
#Per cuocere le perline senza che si schiaccino
C'è chi le infila su uno stuzzicadenti/filo metallico e lo sospende su dei supporti.
Personalmente, mi trovo benissimo facendo un ventaglietto di carta con un normalissimo foglio (per stampante, a righe, quadretti, ecc); basta non fare movimenti bruschi, se no rotolano via. Perle perfettamente tonde.

7) Dopo la cottura, lascio raffreddare in forno; mi è capitato di toglierle subito e si sono formate delle piccole crepe. Mi è successo raramente:
-quando ho mischiato colore a olio (evidentemente era troppo) a fimo trasparente e poi ho messo le perline appena sfornate in acqua e ghiaccio (doveva accentuare la trasparenza, invece all'interno si notano strane crepe);
-quando ho usato per il "cuore" pasta di scarto vecchia stravecchia che evidentemente non si dilatava come la pasta delle murrine;
-quando ho lasciato passare troppo tempo dalla preparazione delle palline alla copertura; inoltre l'ultralight non è appiccicoso quanto il fimo, probabilmente sono rimaste delle bolle d'aria :( (rovinata una swirl che mi piaceva tantissimo).

8) Ho già parlato di come scartavetrare e lucidare, anche se, come ho scritto più su, preferisco non farlo con perline tonde.
Qualunque prodotto si usi, lucidare dopo aver scartavetrato, o come in questo caso, dopo aver usato i guanti, dà una finitura migliore della lucidatura su perline imperfette. Il lucido evidenzia i difetti, purtroppo, invece di mascherarli con tanti simpatici riflessi come si potrebbe pensare.

Fatemi sapere se questo tutorial è stato utile ^_^

venerdì 8 febbraio 2008

Progetti per il blog

Mi piacerebbe sfruttare la mia chiacchiera infinita per qualcosa di utile, come dare consigli e indicare tutorial.
Non ho certo la pretesa di insegnare, mi piacerebbe soltanto condividere i trucchetti letti qua e là o sperimentati da me :)
Ricevo molte visite mirate a imparare tecniche e leggere tutorial, perciò ho intenzione di spiegare ciò che so usando come spunto le parole chiave che hanno portato le persone al mio blog.
Pensate che sia una buona idea? Sono un po' incerta a riguardo, ma tutte le cose che so le ho imparate su internet, e parte dal libro con cui vi assillo (e molte altre grazie a persone conosciute su internet).
Quindi perchè non spargere la voce, accrescere la propria conoscenza, condividere, come ha scritto scarabocchio?

Fatemi sapere se può essere una buona idea...
Se non sapete con che tecnica è stato fatto un oggetto, scrivetemi un commento con il link, ci ragioniamo assieme :)

I commenti sono abilitati per tutti.